Life on Mars?
Laura Calvillo PhD – Semi di Scienza APS
Il rover Perseverance della NASA, arrivato su Marte con l’obiettivo di trovare tracce di vita passata, sta esplorando il cratere Jezero, che si pensa fosse un antico lago. Durante la sua missione, il rover ha studiato diverse aree geologiche, concentrandosi in particolare su una formazione rocciosa chiamata “Bright Angel”. Gli scienziati hanno analizzato i campioni di fango e roccia prelevati in questa zona e hanno fatto un’importante scoperta: hanno trovato piccoli noduli e aree chiamate “fronti di reazione” all’interno del fango, arricchiti di minerali contenenti ferro, come la vivianite e la greigite.
Sebbene questa non costituisca una prova definitiva dell’esistenza di vita, la peculiare co-occorrenza di minuscoli noduli e granuli arricchiti con fosfato di ferro (vivianite) e solfuro di ferro (greigite), trovati in stretta associazione con carbonio organico all’interno di una roccia sedimentaria rappresentano la più convincente “potenziale biofirma” mai rilevata sul Pianeta Rosso.
La composizione della roccia è di particolare rilevanza. Gli strumenti del rover hanno rivelato che i sedimenti di questa formazione sono composti da argilla e limo, materiali che sulla Terra sono noti per essere eccellenti conservanti di tracce di vita microbica.
Sulla Terra, la vivianite si trova comunemente in ambienti a basso contenuto di ossigeno, come le torbiere e i sedimenti, dove spesso si forma attorno a materia organica in decomposizione. Questa associazione specifica è un indizio particolarmente significativo. Parallelamente, la greigite può essere prodotta da specifici tipi di microrganismi terrestri, tra cui alcuni batteri anaerobi.
Il meccanismo fondamentale per la formazione di questi minerali in un contesto biologico è una reazione di trasferimento di elettroni (redox) che si verifica tra il sedimento e la materia organica. Sulla Terra, processi di questo tipo sono fondamentali per il metabolismo microbico, utilizzati per la produzione di energia necessaria alla crescita. La comparsa di vivianite e greigite in noduli arricchiti di carbonio organico, quindi, non si basa sulla semplice co-locazione, ma suggerisce una relazione causale in cui i minerali si sono formati in reazione con i composti organici. Di conseguenza, queste formazioni possono essere considerate una “impronta per la vita microbica”, una sorta di “fossile chimico” o “molecolare” che testimonia un processo vitale passato.
Fonti
Hurowitz, J.A., Tice, M.M., Allwood, A.C. et al. Redox-driven mineral and organic associations in Jezero Crater, Mars. Nature 645, 332–340 (2025). https://doi.org/10.1038/s41586-025-09413-0
NASA Says Mars Rover Discovered Potential Biosignature Last Year, https://www.nasa.gov/news-release/nasa-says-mars-rover-discovered-potential-biosignature-last-year/
Science
G Wächtershäuser Origin of life. Life as we don’t know it Science 2000 Aug 25;289(5483):1307-8. doi: 10.1126/science.289.5483.1307.




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