Acqua, cibo , risorse energetiche e il “Water-Food-Energy Nexus”
È ormai risaputo: acqua, cibo e risorse energetiche sono a rischio scarsità. Alcuni dati illustrano la situazione: entro il 2050 la produzione di cibo dovrà aumentare del 60% per rispondere alla domanda di una popolazione globale in crescita esponenziale; dal 2050 la domanda globale di acqua aumenterà del 55% e la metà della popolazione mondiale vivrà in aree sottoposte a difficoltà di approvvigionamento di acqua; nei prossimi 10 anni la produzione globale di energia aumenterà del 60%. La degradazione dell’ambiente e del suolo e il cambiamento climatico, inoltre, peggiorano il problema riducendo la quantità di suolo coltivabile.
Mettiamo insieme i vari tasselli e il quadro appare chiaro: soddisfare i bisogni sempre più sofisticati di una popolazione in crescita, tenendo in considerazione il rispetto dei limiti planetari, è un problema che dovremo affrontare il prima possibile.
Ma non finisce qui. Oltre al rischio di scarsità, i tre settori sono strettamente collegati l’un l’altro. Basta dire che l’elettricità conta per un 5-30% (stima) dei costi operativi di estrazione, trattamento e distribuzione dell’acqua. I prelievi di acqua dolce per la produzione di energia contano per circa il 15% del consumo mondiale di acqua, percentuale che è attesa aumentare al 20% entro il 2035. Il 70% del consumo globale di acqua è legato al settore agricolo e il 30% del consumo globale di energia è legato alla produzione di cibo.
Quindi, è chiaro che le scelte di produzione e l’efficienza di ogni settore hanno un impatto immediato sugli altri. È dalla comprensione di questi collegamenti che si è cominciato a parlare di “Water-Food-Energy Nexus“. Si tratta di un approccio alla gestione di tali risorse, che si basa sull’interdipendenza dei relativi settori e sulla necessità di garantire un accesso alle stesse che sia sostenibile ed equo, ovvero che rispetti i diritti fondamentali al cibo e all’acqua, tutelati dalla Dichiarazione Universale dei diritti Umani, in maniera coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (obiettivi 2, 6, 7).
Un approccio che dovrebbe essere tenuto in considerazione soprattutto in questo momento di cambiamento socio-economico e che dovrebbe essere tenuto in considerazione a livello europeo e a livello nazionale nei Recovery Plan attualmente in elaborazione.
Link e riferimenti per dati esposti:
https://www.water-energy-food.org/mission
Autrice: Camilla De Luca – Semi di Scienza e Cambiamo
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